** Notare che uno per sapere le cose deve sempre andare ai siti degli investitori, mai che ci siano comunicati in Italiano, eh?
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In data 8 Agosto 2013, la Medoilgas Italia di Sergio Morandi annuncia ai suoi investitori di avere inoltrato una pratica contro il Ministero dell'Ambiente Italiano presso il Tribunale Amministrativo di Roma.
Con questo provvedimento, la Medoligas intende ottenere la sospensione e l'annullamento della decisione da parte del Ministero dell'Ambiente di sottoporre il progetto Ombrina Mare all'AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale - che le era stata richiesta nel Luglio 2013 da parte del Ministero dell'Ambiente.
La Medoilgas chiede anche un ordine giudiziario che imponga al Ministero dell'Ambiente di approvare la Valutazione d'Impatto Ambientale, per dare il via ai lavori.
Come noto a tutti gli abruzzesi, il progetto Ombrina Mare prevede l'estrazione di petrolio ad alto tenore di zolfo a soli sei chilometri da riva, la presenza di una nave desolforante di tipo FPSO che emettera' in atmosfera circa 200 tonnellate al giorno di sostanze di scarto, la produzione di circa 500 chili al giorno di zolfo puro, l'utilizzo di fanghi e fluidi di perforazione, e il rischio di possibili perdite e scoppi.
Nel corso degli scorsi cinque anni, la popolazione ha manifestato piu e piu volte la propria contrarieta' ad Ombrina Mare e alla petrolizzazione dell'Abruzzo intero, con eventi di protesta, invio di osservazioni, conferenze e dibattiti.
E' indispensabile ora che tutte le personalita' politiche d'Abruzzo a partire da Gianni Chiodi, tristemente muto sul tema, facciano valere i diritti di un popolo intero, senza piu' prese in giro, indugi, tentennamenti e rimpalli continui.
E' altresi fondamentale che Andrea Orlando, Ministro dell'Ambiente e
Giovanni Legnini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri usino le loro posizioni di responsabilita' per promuovere l'abolizione dell'articolo 35 del Decreto Sviluppo di Passera, che ha spalancato le porte alla Medoilgas e per evitare il proliferare di altre strutture petrolifere lungo le coste abruzzesi e del resto d'Italia.
Il popolo d'Abruzzo ha dato filo da torcere ai petrolieri - con il Centro Oli di Ortona e con il progetto della Forest Oil a Bomba - e Ombrina non sara' diversa.
In caso non l'avesse capito, Sergio Morandi non e' benvenuto qui perche' non ha il diritto di bucare il nostro mare.
Non glielo lasceremo fare.
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In data 8 Agosto 2013, la Medoilgas Italia di Sergio Morandi annuncia ai suoi investitori di avere inoltrato una pratica contro il Ministero dell'Ambiente Italiano presso il Tribunale Amministrativo di Roma.
Con questo provvedimento, la Medoligas intende ottenere la sospensione e l'annullamento della decisione da parte del Ministero dell'Ambiente di sottoporre il progetto Ombrina Mare all'AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale - che le era stata richiesta nel Luglio 2013 da parte del Ministero dell'Ambiente.
La Medoilgas chiede anche un ordine giudiziario che imponga al Ministero dell'Ambiente di approvare la Valutazione d'Impatto Ambientale, per dare il via ai lavori.
Come noto a tutti gli abruzzesi, il progetto Ombrina Mare prevede l'estrazione di petrolio ad alto tenore di zolfo a soli sei chilometri da riva, la presenza di una nave desolforante di tipo FPSO che emettera' in atmosfera circa 200 tonnellate al giorno di sostanze di scarto, la produzione di circa 500 chili al giorno di zolfo puro, l'utilizzo di fanghi e fluidi di perforazione, e il rischio di possibili perdite e scoppi.
Nel corso degli scorsi cinque anni, la popolazione ha manifestato piu e piu volte la propria contrarieta' ad Ombrina Mare e alla petrolizzazione dell'Abruzzo intero, con eventi di protesta, invio di osservazioni, conferenze e dibattiti.
E' indispensabile ora che tutte le personalita' politiche d'Abruzzo a partire da Gianni Chiodi, tristemente muto sul tema, facciano valere i diritti di un popolo intero, senza piu' prese in giro, indugi, tentennamenti e rimpalli continui.
E' altresi fondamentale che Andrea Orlando, Ministro dell'Ambiente e
Giovanni Legnini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri usino le loro posizioni di responsabilita' per promuovere l'abolizione dell'articolo 35 del Decreto Sviluppo di Passera, che ha spalancato le porte alla Medoilgas e per evitare il proliferare di altre strutture petrolifere lungo le coste abruzzesi e del resto d'Italia.
Il popolo d'Abruzzo ha dato filo da torcere ai petrolieri - con il Centro Oli di Ortona e con il progetto della Forest Oil a Bomba - e Ombrina non sara' diversa.
In caso non l'avesse capito, Sergio Morandi non e' benvenuto qui perche' non ha il diritto di bucare il nostro mare.
Non glielo lasceremo fare.