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Channel: No all'Italia petrolizzata
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Air Gun di Novegia in Sardegna

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L'airgun in mezzo alle nuove proposte Aree Speciali Protette di Importanza Mediterranea.


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Si vede che proprio gli piace sondare il mare e sparare sottacqua.

Eccolo qui, e' il progetto di prospezione geofisica d 2 E.P-.TG per l'acquisizione di circa 7800 chilometri di linee sismiche alla ricerca di petrolio che riguardano le provincie di Oristano e di Sassari, con in mezzo i comuni di Stintino, Oristano, Bosa, Tresnuraghes, Olbia, Cuglieri, Alghero, Porto Torres, Sassari, Narbolia, San Vero Milis, Villanova Monteleone, Magomadas.

Saranno all'opera per 80 giorni per il 2D e poi per 120 giorni per il 3D - 200 giorni di suoni ad alta intensita' per il creato marino, con bombardamenti ad alta intensita' ogni dieci secondi, 24 ore su 24.  Vedete voi. E' tutto nella figura di cui sopra. Non ci sono altri commenti, credo.

Questa volta i bombaroli sono norvegesi,  si tratta infatti della TGS-NOPEC di Asker, Norvegia. Lo studio di impatto ambientale e' stato preparato, controllato, approvato e sottoscritto dai seguenti:

Fabio Marzio Di Rosario
Alessandra Cargioli
Linda Volpi
Claudio Mordini
Paola Rentocchini

Ma chi e' questa TGS-NOPEC? Si autodefiniscono "la principale Società a livello mondiale specializzata in acquisizioni di dati geofisici multi-client".

Cioe' degli intermediari. Loro prendono queste linee sismiche, le elaborano e poi "le rendono disponibili" ai petrolieri.

Gratis?

O a pagamento per creare un altro po di business "multiclient"?

Ma no, perche' essere cosi maliziosi. Sicuramente e' tutto per amore della conoscenza e dell'Italia.

E infatti esordiscono con un sacco di belle parole sull'euro, sul fatto che l'82% del fabbisogno di petrolio e' importato dall'estero, la spesa nazionale, il piano energetico nazionale, la politica energetic europea, hub sud-europeo, il dollaro, le tabelline, le concessioni italiane che diminuiscono perche gli operatori non sono riusciti a portarsi avanti con le trivelle.

Poverini.

E quindi si profila sempre di più  "l'importanza e l'urgenza di perseguire la strada dell'indipendenza energetica"

E quindi adesso arrivano loro a fare ispezioni sismiche nei mari di Sardegna. Ecco, come risolviamo l'indipendenza energetica! Bombardando i mari sardi! E lo faranno alla grande. Dicono che partiranno con un volume minore di air-gun di 150 decibel, per arrivare al culmine a 260 decibel -- che sono devastanti per la vita marina. Ed infatti, lo dicono anche loro che i cetacei possono avere risposte negative gia' a partire dai 120 decibel.

Purtroppo per loro pero' c'e' il santuario dei delfini a poca distanza -- l'area marina protetta "Santuario Pelagos" -- e quindi i nostri eroi devono prendere precauzioni. E quali sono ? Beh, decidono che non ci entreranno dentro "per eliminare potenziali impatti" e che fra le 12 e le 15 miglia dal confine saranno fatte solo manovre e poi entro le 12 miglia si fermeranno del tutto.

Come dire, le balene e i delfini non si azzardassero ad uscire dal santurario - come se loro anche lo sapessero che esiste un santuario e che a 15 miglia piu' in la ci sono bombardamenti continui. 

Pero siamo tranquilli: si porteranno appresso almeno due "osservatori qualificati" e se dovessero mai avvistare un mammifero marino entro i 500 metri,  si fermeranno e lasceranno alle balene di allontanarsi. Che magnanimi!

E la pesca? Niente problemi neanche qui.  Sono previste azioni di "coordinamento" con gli operatori della pesca inclusa "la presenza di un rappresentante locale a bordo nel corso dello svolgimento delle operazioni."

Ma quanta gente si portano appresso? Fanno una festa sulla nave dell'air gun, con osservatori e pescatori??

E come sempre, tutto va visto in un ottica maggiore: dalla mappa di cui sopra ci sono varie aree marine protette nel mediterraneo, e in mezzo ci facciamo l'air gun? Ma che senso ha proteggere da una parte e poi, a poca distanza, sparare?

I nostri amici norvegesi dicono che l'opzione zero non si puo fare perche' e' in contrasto con "la strategia energetica nazionale" e che se restassero a casa loro, in Norvegia, non si potrebbero fornirci "le informazioni necessarie per successive fasi di esplorazione" e quindi non si potrebbe "contribuire ad un incremento delle riserve di idrocarburi" a livello nazionale.

Mmh. Questi Norvegesi proprio amano la Sardegna! 

E notare che siccome si sono messi nell'angoletto piu angoletto del mare italiano, non c'e' bisogno di interpellare nessun altro - Francia, Spagna, Monaco.

Ecco qui tutte le aree protette che potrebbero essere interessate, ma che, magicamente, non lo saranno, perche' troppo lontane - secondo loro!

EUAP 1174 Area Marina Protetta “Santuario dei Mammiferi Marini”, ubicata a circa 35 km di distanza;

EUAP 0554 Area Marina Protetta “Capo Caccia Isola Piana”, ubicata a circa 45 km di distanza;

EUAP 1052 “Parco Naturale Regionale di Porto Conte”, ubicato a circa 46 km di distanza;

EUAP 0552 Area Marina Protetta “Isola dell‟Asinara”, ubicata a circa 50 km di distanza;

EUAP 0945 “Parco Nazionale dell‟Asinara”, ubicata a circa 52 km di distanza;

EUAP 0951 Area Marina Protetta “Penisola del Sinis Isola Mal di Ventre”, ubicata a circa 55 km di distanza.

SIC ITB010042 “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio”,
ubicato a circa 43 km di distanza;

SIC ITB010043 “Coste e Isolette a Nord Ovest della Sardegna”, ubicato a circa 47 km di
distanza;

SIC ITB011155 “Lago di Baratz – Porto Ferro”, ubicato a circa 48 km di distanza;

SIC ITB010002 “Stagno di Pilo e di Casaraccio”, ubicato a circa 50 km di distanza;

SIC ITB010082 “Isola dell‟Asinara”, ubicato a circa 50 km di distanza;

ZPS ITB013044 “Capo Caccia”, ubicata a circa 45 di distanza;

ZPS ITB010001 “Isola Asinara”, ubicata a circa 50 km di distanza;

ZPS ITB013012 “Stagno di Pilo e Casaraccio e Saline di Stintino”, ubicata a circa 50 km di distanza

IBA 175 “Capo Caccia e Porto Conte”, ubicata a circa 43 di distanza;

IBA 171 “Isola dell‟Asinara, Isola Piana e Penisola di Stintino”, ubicata a circa 46 di distanza;

IBA 172 “Stagni di Casaraccio, Saline di Stintino e Stagni di Pilo”, ubicata a circa 50 km di distanza.




Anche qui, tuttapposto.









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