Il giorno 11 Febbraio 2015 e’ scoppiata una FPSO della Petrobras in Brasile a causa di una fuga di gas. La nave si e' poi incendiata. Sei persone mancano all’appello, dieci sono i feriti e almeno tre persone sono morte come riporta O globo, la principale agenzia di stampa brasiliana.
Si tratta della Cidade de São Mateus, ancorata a 50 chilometri dalla citta’ di Vitoria nello stato meridionale Espírito Santo. La Petrobras opera qui nella concessione CamarupimeCamarupimNord, un campo di gas e di petrolio a 75 chilometri da riva, gia' dal 2009. La Cidade de Sao Mateus riesce a stoccare fino a 700 barili di greggio.
L'incidente e' accaduto alle 12:50 ora locale, ma la Petrobras ne ha dato notizia solo dopo sette ore, negando che vi sia stato inquinamento del mare. L'incendio e' stato finalmente domato, e sono arrivate in sede navi ed aerei.SecondoJoseMariaRangel, coordinatore dellaFederazioneUnicadeilavoratori del petroliodel Brasile, (FUP), la FPSO aveva gia'subito un controllodella Marinanell' aprile2014,quando vennero trovate delle irregolarita' per le procedureantincendioedi salvataggiovittime, e adesso ci sara' una indagine per verificare se ci siano stati degli errori da parte della Petrobras.
La FPSO della Petrobras e' lo stesso tipo di infrastruttura che la Medoilgas/Rockhopper vuole installare nei mari d'Abruzzo, secondo la concessione Ombrina Mare. Questo episodio gravissimo, di una nave stocca-petrolio che si incendia dopo solo cinque anni di attivita', con problemi di sicurezza e con nove fra morti e dispersi, sottolinea ancora una volta la pericolosita' e la follia del progetto Ombrina Mare, dove invece che a 40 chilometri da riva come in Brasile, siamo ad una distanza di soli nove chilometri da San Vito Marina.
Mi auguro che i membri della commissione che dovranno valutare il progetto Ombrina Mare siano coscienti della pericolosita' di questi impianti e che le autorita' d'Abruzzo, a partire dal presidente d'Alfonso continuino a far presente ai ministeri romani la pericolosita' di Ombrina e quanto poco ci sia da guadagnarci per noi cittadini a fronte di rischi enormi, come quello della Cidade de Sao Mateus.
Non si tratta di se scoppieranno, si tratta di quando.