La petroliera iraniana esplosa nell'East China Sea brucera', nella migliore delle ipotesi, per altre due settimane, e se lo cose non dovessero andare per il verso giusto, anche per un mese.
Intanto il Ministro degli Oceani e della Pesca della Corea del Sud annuncia che le fiamme continuano a bruciare, cinque giorni dopo la collisione con una nave trasporto merci.
Ci sono stati 31 dispersi e per ora solo un corpo recuperato.
Le operazioni di ricerca e/o recupero continuano, e anzi l'area di attivita' e' stata allaragata ed ora include mille chilometri quadrati, ma nella zona ci sono forti venti, ondate elevate e vicino alla nave fumi tossici che rendono difficile le operazioni di messa in sicurezza.
Ad aggravare tutto, si teme che la nave possa scoppiare, ed infatti oggi 12 Gennaio c'e' stata un altra esplosione su cio' che resta della nave in fiamme.
La petroliera si chiama Sanchi ed e' operata dall'ente nazionale iraniano, National Iranian Tanker. Era registrata a Panama ed era diretta nella Corea del Sud. La collisione e' avvenuta Sabato 7 Gennaio 2018 con la CF Crystal che portava grano dagli USA.
L'impatto e' stato a 300 km da Shanghai.
Dentro la petroliera c'erano 136,000 tonnellate di condensato, greggio ultra leggero e ultra infiammabile dal valore di $60 millioni di dollari.